COM’È CAMBIATO IL MONDO DELL’ARTE AI TEMPI DEL COVID?

La rivoluzione digitale ha raggiunto nel periodo attuale il livello più importante dalla sua nascita. 

La crisi pandemica ha rappresentato uno dei fenomeni che ne hanno accelerato maggiormente la diffusione in tutti i settori economici e produttivi, ma anche di servizi e sociali.

Non da meno, il mondo dell’arte si è dovuto adeguare a questo avvenimento inaspettato appoggiandosi sempre di più al digitale, nuovo ‘alleato’ di tanti.

FISICO O DIGITALE? 

Il lockdown ha obbligato le gallerie d’arte a sospendere l’apertura al pubblico, a interrompere le esposizioni e annullare le fiere.

Esposizione HACKATAO presso la galleria ZANINI ARTE prima del Covid.

Questa situazione ha pertanto costretto collezionisti ed appassionati d’arte ad aprirsi a nuove forme di fruizione consentite.

Grazie all’utilizzo della tecnologia, è stato possibile continuare a coltivare e alimentare gli entusiasmi anche a distanza. Sono stati inventati nuovi modi di esporre e di comunicare l’arte: visite virtuali con piattaforme 3D, dirette live sui social network, presentazioni via zoom, video consulenze e acquisti e-commerce…

COME SI È COMPORTATA LA GALLERIA ZANINI ARTE? 

La galleria Zanini Arte a tal proposito è stata al passo coi tempi e vicina ai suoi collezionisti senza congelarsi nell’attesa.

Ha rifatto interamente il sito internet www.zaniniarte.com per permettere una fruizione più rapida e completa. Ha presentato nuovi artisti con eventi digitali privati. Ha creato un nuovo format video sui social network dedicato alle curiosità sui propri artisti in soli 30 secondi ‘LosapevARTE’, pillole d’arte attraverso il formato reel di Instagram, Facebook e YouTube.

Ha inoltre iniziato a proporre una sezione dedicata alla Crypto Arte.

La galleria Zanini Arte crede molto nel potenziale della Crypto Arte e si è attivata fin da subito per integrare anche questa proposta, supportando i propri artisti di punta in questo nuovo movimento internazionale.

PERCHÈ L’ARTE FISICA NON SCOMPARIRÀ DOPO L’AVVENTO DEL DIGITALE? 

La pandemia ci ha fatto capire che online e offline non sono per forza in antitesi ma che possono interagire per supportare vicendevolmente il panorama dell’arte. Non bisogna però dimenticare che il digitale non può sostituire integralmente il fisico e le ragioni sono molteplici:

  • Le gallerie sono un luogo di conoscenza, formazione ma anche e soprattutto di socializzazione. Nel digitale ci può essere un contatto diretto ma virtuale. In galleria si aggiunge l’empatia e spesso l’amicizia.
  • L’opera digitale è accessibile a tutti ma l’opera fisica può regalare un’emozione in più. Quando si sosta con attenzione davanti a un’opera si può percepire la sua materia, il gesto creativo dell’artista, cogliendo a ogni sguardo qualcosa in più rispetto al mero apprezzamento estetico.
  • Visitare un museo o una galleria sono una vera e propria esperienza. Non ci basta più la sola conoscenza, vogliamo l’immersione, ed è questo sentimento che ci spinge a fare km di viaggio per andare in un museo a vedere un dipinto o in una piazza a vedere una scultura, potendola così contemplare dal vivo e assaporarne a posteriori il ricordo.
  • Last but not least, siamo sì in un nuovo millennio, in una nuova era digitale, ma il gusto di poter decorare la propria casa con pezzi di ogni epoca, da toccare e apprezzare ogni giorno è ancora qualcosa che speriamo di poterci concedere senza essere succubi solo della robotica ancora per un bel po’ di anni.
Zanini Arte