Asso di coppe

Asso di coppe

Olio su tela, cm. 110 x 80

BIOGRAFIA

Giuseppe Rossi nasce a Roma nel 1958. Oggi  vive a Soriano del Cimino in provincia di Viterbo dopo aver vissuto per anni a Manziana, affacciandosi alla pittura giovanissimo. Precocemente iniziano le prime esperienze espositive. A vent’anni, nel 1978 la sua prima personale a Soriano nel Cimino. Frequenta l’Accademia di belle Arti di Viterbo. Nel 2010 fonda il “Dendronaturalismo”. Ha esposto, nel corso della sua carriera, in molte città d’Italia: Roma, Torino, Forlì, Firenze, Arezzo, Spoleto, Carrara, Viterbo, Amelia, Bomarzo, Porto Cervo, Arco di Trento, Marina di Pietrasanta e all’estero: Durazzo (Albania), Miami (USA). Nel 2011, partecipa alla biennale di Firenze dove gli viene tributato un importante riconoscimento da parte della giuria internazionale. Partecipa anche alla biennale di Durazzo in Albania ed è invitato a numerose collettive. A Spoleto si mette in evidenza col supporto del critico Giammarco Puntelli e alla Triennale di Roma con Achille Bonito Oliva. Giuseppe Rossi è protagonista al MACRO di Roma, al Museo di Villa Vecchia a villa Doria Pamphili Roma, allo Euart – Spectrum Art Basel Miami USA, e alla prima Biennale Internazionale di Roma. È la percezione dell’oltre, rivelato dagli intrecci cromatici dei  dettagli dei tronchi contorti di Giuseppe Rossi, a far emergere immediatamente il nesso fra natura, pittura e cultura. È il salutare eclettismo del postmoderno a condurre l’autore alla ricerca di soluzioni allusive. Di una rappresentazione che diventa altro da ciò che avrebbe potuto descrivere. Perché sulla tela il tronco nodoso della corteccia cinerea dell’ulivo, i miracoli botanici dei tronchi centenari aggrovigliati e incurvati, le forme che sulla loro scorza paiono assumere le conformazioni di strane escrescenze tumorali, di dorsi squamosi, di cicatrici malamente guarite, di asprezze da mutilazioni belliche, fanno spiccare il volo dell’immaginazione. La pittura, nata nel colonnato di lignei templi apocalittici, negli anfratti di castagni grandi come cattedrali. Realizza l’inevitabile iato tra il vedere e il sentire, per portare in scena un concetto di natura riletta e filtrata da una solida cultura artistica e da una bizzarria arcimboldiana. Scaturita come da un personale grembo di energie inespresse, quelle che l’artista rivela tramite la materializzazione dell’immagine. Giuseppe Rossi espone nel 2016 presso la galleria Zanini Arte con una mostra personale intitolata “Natura Naturans” a cura del Prof. Gianfranco Ferlisi. Nel 2019 personale al museo Francesco Gonzaga di Mantova “ Nature Inside” organizzata dalla nostra galleria, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei.

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